Meditare per scoprire la nostra vera natura

Con la meditazione si arriva a calmare il flusso dei pensieri e si diventa testimoni di quello che accade dentro di sé; ci si può osservare a livelli sempre più profondi.
Possiamo così osservare il collegamento stretto tra PENSIERI, STATI INTERIORI e le conseguenti AZIONI. Durante la nostra giornata è più facile accorgerci dei nostri stati d’animo che dei pensieri che li sottendono. Questo soprattutto perché nessuno ci ha insegnato come fare: insomma alla televisione questa sera non parleranno di queste cose 🙂
Quando siamo in emozioni negative, i pensieri sono pesanti, pessimisti, negativi.
Lo scenario che la mente si raffigura è opprimente.

Ti sarà più facile notare le emozioni perché persistono a lungo nel tempo mentre i pensieri sfuggiranno più facilmente alla tua consapevolezza.
Con la meditazione possiamo prendere consapevolezza che siamo noi gli artefici di quel che accade dentro di noi; ci identifichiamo con pensieri catastrofici e le paure che ne conseguono diventano “reali”. D’altra parte basta leggere un giornale per trovare “nei fatti” giustificazione alle nostre paure.
Se ci capita di avere uno stato interiore di infelicità, il primo passo è quello di ACCETTARLO e non di rifiutarlo, perché se siamo tristi o arrabbiati, è quello che è, in quel momento, negare o sorvolare non aiuta. Accettare onestamente quel che si sente.

Successivamente all’accettazione dei nostri stati interiori, osserviamo i pensieri e le idee che ci attraversano e dei quali siamo “convinti”.
In questo modo possiamo scoprire la relazione, tra le nostre convinzioni e ciò che viviamo, allora si può cominciare a lasciare andare …
perché ai quei pensieri diamo forza noi, mentre se li lasciamo andare perdono ogni forza.

La nostra aspirazione naturale è quella di stare bene e quando non siamo in uno stato di serenità, allora possiamo chiederci come trovare un modo nuovo per vivere un giorno migliore.

Riassumendo:

1 – riconoscere onestamente ciò che è così com’è dentro di noi;

2 – con il respiro fare spazio alle emozioni e al sentire del corpo: è allora che possiamo riconoscere i pensieri che ci attraversano con più chiarezza;

3 – accettarci con compassione;

4 – a questo punto si apre il mondo della meditazione e piano piano impariamo a rendere la nostra mente un’AMICA, invece che una nemica che ci ossessiona creando paure ed emozioni negative, si può cominciare a “produrre” nuovi pensieri e aprire degli spiragli di possibilità anziché di negatività.

E cerchi e trovi un modo nuovo di vivere un giorno che valga la pena di essere vissuto.

La meditazione è PRESENZA a sé stessi, è calma, per questo permette di dis-identificarci da mente, emozioni e corpo, per scoprire infine chi siamo veramente. E’ un cammino!

Nasce spontanea una domanda:
Se oltre l’ego che è fatto di pensieri ed idee, emozioni e corpo, se oltre l’ego c’è serenità e pace, come mai noi esseri umani stiamo lì, come dentro ad un inferno che porta sofferenza? Come mai siamo così “tonti”?
Dal momento che fai cadere il tuo ego diventi la “signora nessuno”, il “signor non ho delle opinioni”… e a chi interessa uscire con questo tipo di persone?

Se non sono i pensieri, le emozioni o il corpo, chi sono? Oltre la tua storia personale, chi sei? Se non hai “una storia da raccontare” cosa racconti?

I mistici di tutti i tempi ne hanno parlato e ci hanno suggerito lo stato di grazia che ne deriva.

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